martedì 22 aprile 2008

Una colomba bianca

Salve a tutti...
oggi è martedì e si nota finalmente una sfera di sole in questa piovosa primavera...
Ho vicino a me il mio blocco note sul quale ho annotato uno sfogo...Ieri sera ho discusso con la mia famiglia e presa dal nervoso ho afferrato un foglio e ho cominciato a scrivere...
Ora riporterò qua sotto ciò che ho sentito in quel momento, copiando questo foglio scritto a mano, malissimo...Si nota che avevo la rabbia nel sangue...
Beh, almeno questo blog non sarà "troppo politico" come qualcuno ha commentato...


Dovrei studiare inglese e invece mi trovo qua a scrivere dopo aver urlato un Vaffanculo mentale, che ha infranto tutti i pensieri che in quel momento passeggiavano tranquillamente scivolando sul fiume continuo della mia mente...E ha rimbombato nel silenzio di un timido lunedì sera.
Per l'ennesima volta mi sono trovata a discutere con la mia famiglia.
Sono troppo diversi da me...Non mi trovo con nessuno...
Sembriamo cinque estranei costretti a vivere insieme sotto lo stesso tetto.
Sono reduce da una discussione sui rasta e sui Rom. L'avessi mai fatto!
Una mamma con la mente non chiusa, ma serrata con una porta blindata...Probabilmente lei stessa deve averne inghiottito la chiave. Ogni mio tentativo di aprire quella porta cade nel vuoto, forse non vengo nemmeno ascoltata...Anzi, sicuramente, dal momento che lei ripete la stessa cosa detta 15 minuti prima, tempo da me impiegato invano, nel tentativo di smuoverla.
Un papà che annuisce, sembra pensare molto, ogni tanto dice la sua, ma non più di tanto...Non si espone...Strano, ma a mio parere ha preferito comportarsi così perchè stasera a discutere eravamo già in troppi, anzi, in troppe...E solo per questo rivolgo un pensiero a lui "povero papà...troppe donne in casa, tutte in una volta, non è abituato". E così si è alzato e se ne è andato giù in garage, a fumarsi la sua sigaretta...Fa bene, probabilmente lo soddisfa di più della sua famiglia.
Una sorella che tra un boccone di torta e l'altro spara dettagli inutili, superflui, iper coloriti, fantastici e presi chissà dove...Quanta tenerezza che mi fa la mia Ila...E' più grande di me, ma sembra così piccola...Con lei puoi parlare di musica, di arte, di film, di moda...Ma non certo di immigrazione e clandestini...Questi problemi sociali non fanno per lei. Pensate che durante la campagna elettorale ha proibito a mia mamma di seguire i dibattiti politici...Diceva di essere nauseata dalla politica...E lo diceva sbaffandosi pane e nutella...
A me nausea la nutella invece!
E da ultimo Elena...Una così non si trova facilmente: io la chiamo "l'uragano Elena". Quando discuto con lei sono cazzi...Per lei ovviamente! Comunque è terribile anche per me...E' una lotta alla sopravvivenza...Inizio ad alzare il tono di voce, mi batte fortissimo il cuore, ma la cosa straordinaria è che riesco esattamente a esprimere quello che voglio, a dire ciò che sento, a farla riflettere, colpirla nel profondo...e ad affondarla!
Generalmente la discussione si conclude così: lei si incazza, io pure. Lei urla e io pure. Lei se ne va e io pure. Dalla camera continua ad infierire urlando contro di me. Io ritorno sul campo di battaglia e faccio la medesima cosa, lasciandomi scappare una lacrima, una sola e non di più...Sono forte io! Continuo a ripetermi...Io non piango per lei. Poi entrambe sbattiamo la porta della nostra camera. Io a quel punto scoppio...Ma da quel momento in poi si può piangere...Tanto non vede nessuno, non perdo la faccia...
Si vede che sto crescendo...Prima non provavo vergogna a piangere, mi sembrava una cosa normale...Ora non è completamente così.
Comunque anche questa sera la discussione si è conclusa nel modo descritto sopra. E non ci parleremo per un po'...O meglio, casualmente non ci incontreremo mai in casa...Casualmente...Fino alla prossima volta in cui ci parleremo, per sbaglio...E ci incazzeremo di nuovo...Sempre per sbaglio...Già, perchè mi sto chiedendo se ne vale davvero la pena...
Io sono diversa da loro e lo sono sempre stata, ma ora sono cresciuta e le opinioni dei grandi le ascoltano di più, anche se spesso sono prive di innocenza e spontaneità. Oggi penso che la mia opinione vale come la sua; una volta arrivati ai 18, che tu ne abbia 27 non cambia la situazione.
E se lei urla credendo di avere più ragione io, se sarà necessario urlerò di più. Perchè rifletto sempre su quello che dico e mi incazzo da matti al primo sospetto di pregiudizio, al primo sentore di razzismo, alla prima stronzata ceh sento pronunciare da chi, di problemi sociali, non glie ne frega un cazzo!!!


A proposito di stronzata...
Stamattina a scuola, una simpatica scenetta.

profe, che leggiucchia il giornale: ragazzi, ma avete idea di cosa sia il bracciale che può essere d'aiuto in caso di stupro?
ragazzo: non so...Comunque profe, anche noi uomini possiamo essere stuprati...
io mi giro verso di lui con la faccia incredula, quasi divertita.
ragazzo: è vero! E comunque smetterai di difenderli...Li chiami amici tu...Poi quando verrai stuprata, voglio vedere se continuerai a chiamarli amici...

Beh...Prima di tutto grazie per l'augurio...Poi volevo precisare che io mi batto per il rispetto delle altre culture, non difendo certo i bastardi criminali che commettono quel genere di reato...
Sia ben chiaro...
Anche perchè, per chi mi conosce davvero bene, sa che sono anche molto sensibile alle problematiche che riguardano il mondo femminile...Quindi...Non permetterei mai e poi mai una violenza, sia che venga fatta da un extracomunitario sia da un italiano sia da un non so che...

Vabbè, non perdiamoci in queste cose talmente ovvie, che mi sembra stupido continuare a ribadire...

Dopo essermi sfogata scrivendo sono passata piangere davvero: facevo i compiti di economia aziendale...
E' entrato nella mia stanza papà..."Tranquilla" mi dice...
Alle mie orecchie questa parola risuona dolce come il miele...

Come quella sua mano calda di domenica pomeriggio...In chiesa, durante il Padre Nostro...Ci siamo dati tutti la mano...Ma io più che ripetere la preghiera come una cantilena, in quella stretta di mano sono ritornata bambina.
E la mia mano era così piccola nella sua, che sembrava fatta di pane. Mi sono commossa...


Che bella passeggiata che abbiamo fatto domenica il mio Amore ed io...
Quanta strada tra il verde, tra le campagne fresche e deserte...Quante parole ci siamo detti, quanti discorsi...Quanti pensieri...Uno unico e perenne...Quanto lo amo!

E la sera...Stanchissimi...
Ricordo solo la voce del mio Amore che dice: "Picasso". Apro gli occhi.
E alla tv su un foglio bianco, un tratto nero e veloce, un pennarello nero, disegna una faccia con ali e coda...Una colomba bianca...


Saluti da Vanessa.


1 commento:

  1. Cara mia ragazza, mi ricordi tanto me alla tua età... solo che a quasi 18 anni decisi che il miglior modo per vivere in apparente serenità era quello di andar via di casa... ed ecco fatto sono 8 anni ke son via, mi sono creata una vita nuova, la mia famiglia ed una figlia che amo più di me stessa.
    Sii meno rigida con i tuoi genitori, può sembrare scontato, ma è così... per quanto ottusi e incomprensibili possano essere, quando nn ci saranno + ne sentirai terribilmente la loro mancanza.
    Scrivi, io ti leggo...

    IN BOCCA AL LUPO!

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